L’anoressia è un disturbo alimentare caratterizzato dalla riduzione drastica dell’assunzione di cibo, che può portare a grave sottopeso e complicazioni fisiche. Ma ciò che spesso viene trascurato è l’impatto psicologico dell’anoressia.

Le persone che soffrono di anoressia possono sperimentare una serie di problemi psicologici, tra cui depressione, ansia, isolamento sociale e bassa autostima. L’ossessione per il cibo e il peso può diventare una fonte di ansia costante, portando a una preoccupazione eccessiva per l’aspetto fisico.

Inoltre, l’anoressia può avere un impatto sulla percezione del proprio corpo. Le persone che soffrono di anoressia spesso vedono il proprio corpo come più grosso di quanto sia effettivamente, causando una distorsione dell’immagine corporea.

La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è un trattamento comunemente utilizzato per l’anoressia, che si concentra sull’identificazione dei pensieri e comportamenti disfunzionali e sulla sostituzione di questi con modelli più sani. La CBT può aiutare le persone a identificare le distorsioni dell’immagine corporea e a sviluppare una visione più realistica di se stessi.

Inoltre, la terapia familiare può essere un’opzione importante per le persone con anoressia, in quanto il supporto dei membri della famiglia può essere cruciale per il successo del trattamento.

Infine, l’educazione sulla nutrizione può essere un componente importante della terapia per l’anoressia. Spesso le persone con anoressia hanno idee sbagliate sulla nutrizione e su ciò che è necessario per mantenere un corpo sano.

In definitiva, l’anoressia è un disturbo complesso che richiede un trattamento completo che coinvolga sia la sfera fisica che quella psicologica. La terapia cognitivo-comportamentale, la terapia familiare e l’educazione sulla nutrizione possono tutti essere parte importante di un trattamento efficace.

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